Tesoreria, VoP e antifrode: cosa c’è da sapere

Il mondo dei pagamenti digitali è in continua evoluzione; rapidità ed efficienza si scontrano con un’esigenza sempre più cruciale: la sicurezza.

Dal Regolamento europeo 2024/886 sui bonifici istantanei in euro alla Comunicazione della Banca d’Italia del 17 giugno 2024 sui disconoscimenti delle operazioni non autorizzate, le novità normative impongono agli operatori del mercato adeguamenti strutturali, sia a livello contrattuale che procedurale. In questo contesto, l’attenzione alla protezione dell’utente finale si traduce in nuove responsabilità per i PSP – Payments Service Providers – i prestatori di servizi di pagamento.

Dal 9 ottobre 2025, una nuova regola cambia le carte in tavola per i bonifici istantanei e SEPA SCT: l’introduzione obbligatoria del servizio di Verifica del Beneficiario (VoP): il PSP del pagatore, prima di eseguire un bonifico istantaneo, deve verificare gratuitamente che il nome del beneficiario corrisponda all’identificativo unico (IBAN).

 

Cos’è il VoP

Il Verification of Payee (VoP) sarà obbligatorio per tutti i bonifici (ordinari e istantanei): per i PSP situati in uno Stato membro la cui moneta è l’euro, entro il 9 ottobre 2025, per i PSP situati in uno Stato membro la cui moneta non è l’euro, entro luglio 2027.

È un servizio che permette alla banca di chi invia il bonifico di verificare la corrispondenza tra il nome del beneficiario inserito e l’intestatario effettivo del conto associato all’IBAN. Non è un blocco automatico, ma uno strumento informativo preventivo.

L’introduzione del VoP risponde a una necessità urgente. I bonifici istantanei sono irrevocabili, veloci (l’accredito avviene in meno di 10 secondi) e non hanno limiti di importo predefiniti. Queste caratteristiche, pur rendendoli estremamente efficienti, li rendono anche bersagli ideali per i truffatori. Spesso, infatti, i criminali utilizzano tecniche di social engineering per indurre le vittime a inserire un IBAN diverso da quello del vero beneficiario, simulando l’identità di un fornitore. Il VoP interviene proprio qui, offrendo un controllo aggiuntivo prima che il trasferimento diventi definitivo.

Le risposte del VoP: cosa significano?

Quando si effettua un bonifico istantaneo e un bonifico SEPA SCT, dopo aver inserito l’IBAN e il nome del beneficiario, la banca eseguirà un controllo VoP e restituirà un messaggio.

  • Match esatto (Exact Match)

Questa è la risposta più rassicurante. Significa che il nome inserito corrisponde perfettamente a quello registrato per l’IBAN.

  • Corrispondenza parziale (Close Match)

Questo è il caso più insidioso. La banca avviserà che il nome digitato è simile ma non identico a quello registrato, suggerendo il nome corretto. Potrebbe trattarsi di un semplice errore di battitura, ma anche di un tentativo di frode. In questo caso, è opportuna la verifica attenta dei dati.

  • Nessuna corrispondenza (no Match)

Questa è una spia d’allarme rossa. La banca informerà che il nome che inserito non corrisponde affatto all’intestatario del conto. Procedere in questo caso espone a un rischio altissimo di frode.

  • VoP non possibile (VoP not possible)

Questo esito si verifica quando la verifica non può essere eseguita, per motivi tecnici (il sistema è temporaneamente non disponibile) o operativi (la banca del beneficiario non supporta ancora il servizio). In questo scenario, non si ha alcuna conferma sulla validità dei dati. Il rischio ricade interamente sul pagatore se decide di procedere.

 

Antifrode: cosa fanno i prevalidation providers?

Nel contesto della della sicurezza e della prevenzione delle frodi, i prevalidation provider agiscono come intermediari che semplificano il processo di verifica per le aziende. Il loro ruolo principale è quello di fornire un servizio di verifica centralizzato che permette di validare in modo rapido e accurato i dati anagrafici prima di eseguire i pagamenti.

A differenza del processo tradizionale di VoP, in cui la banca del pagatore contatta direttamente quella del beneficiario, i prevalidation provider offrono una piattaforma che aggrega i dati provenienti da diverse banche. Questo approccio presenta diversi vantaggi:

  • Punto di accesso unico: Le banche o le aziende non devono integrarsi singolarmente con ogni altra banca per eseguire le verifiche, ma possono utilizzare un’unica API del provider.
  • Riduzione di frodi e errori: Fornendo un controllo preventivo, riducono il rischio di inviare denaro a conti errati o a truffatori.
  • Ottimizzazione dei costi: L’accesso a un servizio centralizzato può essere più efficiente in termini di costi e risorse.
  • Velocità ed efficienza: i loro sistemi sono progettati per fornire risposte immediate, il che è fondamentale per i pagamenti istantanei.
Servizi VoP (Verification of Payee) Servizi di un Prevalidation Provider
Natura del servizio È un servizio di sicurezza bancaria integrato nel sistema dei bonifici. Sono piattaforme di terze parti che offrono servizi di verifica avanzati.
Chi lo offre Principalmente le banche e i prestatori di servizi di pagamento (PSP). Aziende specializzate nel settore della sicurezza dei pagamenti e anti-frode.
Funzionalità principale Verifica la corrispondenza tra il nome del beneficiario e il numero di conto al momento del pagamento. Esegue la verifica dei dati bancari prima che un pagamento venga avviato, spesso in modo massivo.
Perimetro di copertura Area SEPA Ampia copertura
Integrazione Fa parte del flusso operativo della banca. Si integra con i sistemi gestionali dell’azienda (es. TMS o ERP).
Benefici Riduce il rischio di frodi e bonifici errati al momento dell’invio. Automatizza e accelera la verifica su larga scala, riduce gli errori manuali e rafforza la sicurezza a monte, fornendo un “audit trail” certificato.

Antifrode: come integrarla in Tesoreria?

In aggiunta ai servizi di sicurezza che caratterizzano nativamente i gestionali di Tesoreria più evoluti come Piteco – Strong Customer Authentication, Approval Workflow Management, audit trail, digital signature, check iban – , l’integrazione nel sistema di gestione della Tesoreria (TMS) delle soluzioni offerte dai prevalidation providers offre un valore significativo per le aziende, specialmente nel contesto della prevenzione delle frodi e dell’ottimizzazione dei processi di pagamento.

 

Il valore dell’integrazione

Mentre il VoP è un servizio bancario, i servizi dei prevalidation provider estendono il perimetro e la copertura della sicurezza e la rendono più accessibile per le aziende. Un TMS integrato con uno di questi provider crea una sinergia che migliora notevolmente la sicurezza e l’efficienza dei pagamenti.

  1. Automazione e riduzione degli errori:
  • Il TMS automatizza l’intero ciclo di pagamento, dalla fatturazione all’approvazione.
  • L’integrazione con un prevalidation provider permette al TMS di avviare automaticamente la verifica del beneficiario per ogni bonifico, senza richiedere un’azione manuale. Questo elimina il rischio di errori di inserimento e riduce drasticamente il tempo necessario per la verifica.
  1. Prevenzione delle frodi:
  • Il TMS agisce come un punto di controllo centralizzato per tutti i pagamenti in uscita.
  • L’integrazione con un provider di pre-validazione aggiunge un ulteriore livello di sicurezza: prima che un bonifico venga inviato, il sistema verifica in tempo reale se il nome del beneficiario corrisponde all’IBAN. In caso di discrepanza, il pagamento viene bloccato e viene generato un avviso, prevenendo frodi come la “frode del CEO” o la “frode delle fatture”.
  1. Miglioramento della compliance e dell’audit:
  • Le normative sui pagamenti, come l’Instant Payment Regulation in Europa, rendono la verifica del beneficiario un requisito obbligatorio per le banche, ma le aziende devono comunque dimostrare di aver preso tutte le precauzioni necessarie.
  • L’integrazione genera una “pista di audit” (audit trail) automatica. Ogni verifica eseguita viene tracciata e certificata, fornendo una prova documentale della diligente gestione dei pagamenti in caso di audit interni o esterni.

Antifrode: la soluzione SisID – Piteco

Come raccontato in questo articolo, Attraverso la partnership con SisID – fintech francese creata nel 2016, specializzata nella lotta contro le frodi aziendali – Piteco implementa strategie di prevenzione robuste, per i pagamenti nazionali e internazionali, che presentano ulteriori complessità. Questo include la verifica accurata dei dati dei beneficiari, l’uso di metodi di pagamento sicuri e l’implementazione di tecnologie avanzate per il monitoraggio in tempo reale e la rilevazione di attività sospette.

Con più di 1.5 M di controlli effettuati ogni mese e 3254 tentativi di frode bloccati ad oggi, Sis ID libera dal rischio di frodi sui bonifici e consente di effettuare pagamenti in tutta tranquillità, garantendo la protezione e l’efficienza delle operazioni finanziarie.

La forza di questa nuova offerta risiede nella sua integrazione nativa all’interno delle soluzioni Piteco per la gestione dei pagamenti aziendali e delle Payment Factory internazionali. La tecnologia Sis ID non opera come uno strumento separato, ma si innesta direttamente nel flusso di lavoro esistente, intervenendo nelle fasi cruciali del processo di pagamento.

 

Soluzione SisID – Piteco: processo di autorizzazione dei pagamenti

Il meccanismo di gestione e protezione dei pagamenti aziendali segue il seguente processo:

  • Acquisizione dei pagamenti autorizzati dall’ERP.
  • Validazione in tempo reale della coppia anagrafica-coordinate bancarie: prima che il bonifico venga effettivamente autorizzato e inviato, la soluzione verifica la corrispondenza e la validità della combinazione tra i dati anagrafici del beneficiario e le coordinate bancarie fornite (IBAN o numero di conto).
  • Storno degli eventuali pagamenti no match
  • Invio della disposizione di pagamento per i match con possibilità di agire sui partial match in base alle autorizzazioni concesse.

 

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